“Tra terra e mare”
Il trabocco Canale è a Vasto, nella provincia di Chieti, in località “Contrada Canale” a nord del golfo di Vasto Marina, da cui appunto prende il suo nome. Costruito nel 1901 e più volte restaurato, conserva intatte, ancora oggi, le sue antiche funzioni legate alla pesca grazie alla meticolosa e attenta cura dei suoi proprietari che ne conservano tutte le peculiarità storiche, tecniche e culturali.
Nel 2019 la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo lo ha riconosciuto “Manufatto di interesse culturale” annoverandolo tra gli undici trabocchi della costa teatina che sono stati selezionati e vincolati per il loro alto valore storico e culturale in quanto testimonianze uniche e preziose della storia di questo territorio.
Il trabocco Canale non è solo tra le più antiche e storiche macchine da pesca, ma è soprattutto un luogo incantato che racconta e racchiude storie di pescatori e traboccanti di un’epoca ormai lontana. Salire sul trabocco è un momento suggestivo, di profondo contatto con il mare e l’orizzonte. Custodire le sue peculiarità non è solo passione, ma un dovere verso la storia e la cultura della nostra particolare costa dei trabocchi.
“La tramontana arrivò puntuale, le olive raggelarono un poco e i raccoglitori si misero all’opera con l’alacrità delle genti aduse ad ogni sorta di travaglio. In parallelo, il mare ricominciò a mugghiare negli anfratti, a scompigliare le frane, a dare manrovesci alla nervatura del trabocco, che però resisteva; e con le onde che gli passavano sotto sembrava un veliero che ne sfidasse le creste sibilanti, perché di lassù ballava tranquillo come una libellula sul rovistio d’acque.” […]
Tito Spinelli, Pescatore di Terraferma (Ed. Cannarsa, Vasto)